Cosa sono le Case delle tecnologie emergenti. E in quali città apriranno
Articolo pubblicato martedì 17 Gennaio 2023

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ex Ministero dello Sviluppo Economico, ha tra le sue numerose iniziative anche quella dedicata alle cosiddette Case delle tecnologie emergenti. Si tratta di strutture che servono a fare da ponte tra il mondo della ricerca e dell’università verso il mondo dell’impresa e delle PMI. In questi centri di tech transfer sono tre i principali obiettivi: supportare progetti di ricerca e sperimentazione, sostenere la creazione di startup e favorire il trasferimento tecnologico verso le piccole e medie imprese. Al momento sono sette le città che ospitano le Case delle tecnologie emergenti, iniziativa che rientra a sua volta nel Programma di supporto alle tecnologie 5G. Gli interventi sono finanziati per un ammontare massimo di 80 milioni di euro.

Sono Bologna, Napoli, Taranto, Genova, Pesaro, Cagliari e Campobasso le città ammesse finora al finanziamento per ospitare le Case delle tecnologie emergenti. Sono infatti i comuni i soggetti beneficiari di questi centri di tech transfer, tutti capofila di un partenariato composto da università, centri di ricerca, imprese, PMI e startup. Collaborazione che, nel concreto, puntano a trasferire le competenze e i talenti che provengono dall’accademia a vantaggio del tessuto imprenditoriale locale.

Le città intelligenti che da anni raccontiamo con il roadshow di City Vision – presto le nuove date del calendario 2023, intanto qui trovate una novità per le aziende – si stanno dotando di centri come le Case delle tecnologie emergenti, il cui obiettivo primario è rendere competitivi i territori, facendo sì che si investa sul lavoro e sulle eccellenze. Come si legge sul sito del ministero, i settori di ricerca che troveranno spazio in questi luoghi sono blockchain e crypto asset, Internet of Things, intelligenza artificiale, 6G, e tecnologie quantistiche.

Dopo la vittoria del bando ecco come si svilupperà l’attività di alcuni dei comuni selezionati. A Napoli andranno 13,7 milioni di euro per concentrarsi sulla diffusione del 5G tra le PMI; a Napoli, con un budget di circa 15 milioni, è in cantiere il progetto Infiniti Mondi per costruire nell’area di San Giovanni a Teduccio un centro di innovazione dedicato alle industrie culturali e creative; Pesaro destinerà gli 11 milioni di euro per un progetto di laboratorio innovativo diffuso.

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