Capannori, comune in provincia di Lucca, è diventato un case study da quando nel 2007 è stato il primo comune europeo ad aderire alla strategia Zero Waste: una buona pratica nella raccolta dei rifiuti. Per questa ragione nel 2022 è stato insignito della certificazione europea Zero Waste Cities di Mission Zero Academy (MiZA).
Per raggiungere questo obiettivo Capannori negli anni ha perfezionato il proprio sistema di raccolta rifiuti: se nel 2007 è stato il primo ad imboccare la strada “Rifiuti Zero”, nel 2016 ha scelto di coinvolgere maggiormente la cittadinanza con campagne di sensibilizzazione. Il progetto “Famiglie Rifiuti Zero” ne è un esempio. L’iniziativa prevede una riduzione della tassa sui rifiuti per chi ricicla correttamente e per chi pratica il compostaggio domestico.
Nel 2022 è stato poi approvato il piano “Capannori circolare 2030” i cui obiettivi prevedono:
- una raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani al 95% (nel 2021 era del 86,50%, contro una media regionale del 62,12%)
- riduzione della quantità di rifiuti pro capite
- ottimizzazione della raccolta porta a porta, con nuovi servizi potenziati, come la raccolta di materiali tessili
Inoltre, l’amministrazione ha previsto azioni di pulizia degli spazi pubblici, ha installato telecamere per individuare gli autori degli abbandoni di rifiuti e ha inasprito le sanzioni per i trasgressori, con multe fino a 500 euro. Il comune e la cittadinanza dispongono anche dell’app AcchiappaRifiuti, un servizio ideato dall’amministrazione precedente e da Ascit, l’azienda per la raccolta dei rifiuti, per risolvere le segnalazioni di abbandono dei rifiuti da parte dei cittadini entro 48 ore. L’86% di chi ha utilizzato il servizio si dichiara soddisfatto. A Capannori il tema della raccolta differenziata è molto più di un obbligo amministrativo: è diventato motivo d’orgoglio per tutta la cittadinanza.