Cos’è l’energia solare a concentrazione: la storia della startup Elianto
Articolo pubblicato venerdì 13 Maggio 2022

Costi di produzione inferiori e maggiori rendimenti. Anche nel campo della transizione ecologica, o forse dovremmo dire soprattutto in questo campo, la concorrenza e l’innovazione giocano un ruolo decisivo per un ricorso più massiccio alle fonti rinnovabili. Il solare, ad esempio, è tra le più utilizzate in Italia e si stanno affacciando realtà che puntano a rendere i pannelli davvero mainstream. Elianto, startup innovativa guidata dal Ceo Piero Pili, è stata fondata nel 2007 come spin-off del CRS4 (il Centro di Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna). Il suo prodotto è un impianto solare-termico a riflettori di Fresnel, che fa i conti con le complesse sfide di questo tipo di energia: a cominciare dall’intermittenza del Sole e dal conseguente rischio che periodi di nuvole e piogge rendano meno efficiente il sistema. In crowdfunding su WeAreStarting, sviluppa “una soluzione co-generativa con possibilità di “evoluzione” in soluzione tri-generativa (calore, elettricità e raffreddamento)”. Le attività dell’azienda sono diffuse in varie regioni, dalla Sicilia al Veneto.

Sul tema energia vi ricordiamo l’appuntamento di venerdì 20 maggio con City Vision Talk Energia (qui potete iscrivervi all’evento phygital e scoprire il programma).

Questi impianti, ha spiegato il Ceo Pili, «possono essere installati per fornire energia agli hotel e sono perfetti per i comuni che vogliono affidarsi a una fonte green per illuminare, riscaldare e raffrescare i centri per gli anziani, i palazzetti dello sport, le piscine e così via». Il solare a concentrazione è una tecnologia piuttosto recente: la prima centrale di medie dimensioni, si legge sulla pagina di crowdfunding della startup, è stata inaugurata a Siviglia nel 2007. Ma dove sta la sua innovazione? I pannelli solari a concentrazione sono in grado, appunto, di “concentrare i raggi del sole verso un ricettore, solitamente posizionato a più di 100 metri di altezza, tramite un sistema di specchi riflettenti (detti anche di Fresnel)”; quell’energia può essere utilizzata “per riscaldare un liquido (olio diatermico e sali) per creare vapore che trasferirà calore sia all’unità di stoccaggio dell’energia termica che all’unità di generazione dell’energia generando energia elettrica (o termica se necessario)”.

Tra le sfide più importanti legate all’energia sostenibile c’è senz’altro quella dei costi di adozione e di smaltimento. Ma in un periodo storico così incerto, è fondamentale che il sistema Europa ragioni e operi su strategie che mirino il più possibile all’autonomia strategica, per dipendere sempre di meno dall’esterno. Si parla molto di gas ed è proprio su questo che il mercato del solare a concentrazione potrebbe offrire alternative.

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