L’elettrico (a due ruote) nel 2030: 17 milioni di ebike in Europa
Articolo pubblicato venerdì 23 Aprile 2021

Se in Italia il 2020 è stato un anno ottimo per le auto elettriche, con oltre 32mila immatricolazioni che significano un +250% sull’anno precedente (dati Motus-E), il mondo delle due ruote ha ancora più motivi per sorridere. Stando ai dati Ancma, l’Associazione nazionale ciclo motociclo e accessori di Confindustria, lo scorso anno le biciclette a pedalata assistita vendute sono state 280mila (+44% su base annua) in tutta Italia. A determinare questo successo è stata senz’altro l’introduzione del bonus mobilità da 500 euro che, a cominciare dalla primavera scorsa, ha svuotato i magazzini e i negozi. Fino a cinque anni fa le ebike non venivano ancora viste come un mezzo utile per il pendolarismo green e il bike to work. In alcuni paesi europei, come in Belgio, si è già registrato il primo sorpasso con più biciclette elettriche vendute rispetto alle tradizionali, mentre in Italia la parte del gigante viene ancora giocata dalle due ruote muscolari (nel 2020 se ne sono vendute 1,7 milioni).

Le previsioni di mercato sulle ebike in Europa suggeriscono che questi mezzi potrebbero giocare un ruolo decisivo nelle città del futuro. A fine 2020 Cycling Industries Europe, la Confederation of the European Bicycle Industry (CONEBI) e la European Cyclists’ Federation hanno condiviso dati eloquenti: da 3,7 milioni di bici elettriche acquistate nel 2019 si passerà a 17 milioni entro il 2030 in tutta Europa. Entro la fine del decennio le ebike e le tradizionali potrebbero spartirsi a metà il mercato come si vede nel grafico qui sotto.

Se la bici elettrica consente di allungare le distanze percorse dai pendolari, il protagonista degli spostamenti del cosiddetto ultimo chilometro resta il monopattino. Introdotto anni fa con i primi servizi di sharing nelle più importanti città italiane, anche questo mezzo ha beneficiato del bonus mobilità tanto voluto dall’ex ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. In questo ambito gioca un ruolo ancora più importante la pianificazione urbana, per far sì che gli ultimi arrivati in città convivano al meglio in aree pedonali e sulle ciclabili. Guardando poi ai numeri, soltanto nel primo semestre 2020 gli italiani hanno acquistato 125mila monopattini elettrici. Ma per inquadrare il fenomeno è necessario osservare il dato del potenziale mercato internazionale fotografato dal Boston Consulting Group: si parla di un valore di 30 miliardi di dollari soltanto per USA ed Europa (manca la Cina, che investe da tempo sull’elettrico).

Chiude il capitolo della mobilità elettrica a due ruote il settore delle moto e degli scooter a batteria. Anche in questo caso il 2020 ha segnato un segno “+” rispetto al 2019 nonostante la crisi pandemica. Come ha riportato l’Ancma, lo scorso anno sono stati immatricolati quasi 11mila mezzi a emissioni zero, facendo registrare una crescita del 84,54% rispetto al 2019. L’intero mondo dell’elettrico, dalle ebike fino agli scooter, dovrà fare infine i conti con l’industria delle batterie, uno dei punti dove si cerca di innovare sempre di più per donare più autonomia ai mezzi. Allo stesso modo le smart city dovranno attrezzarsi con sufficienti punti di ricarica per servire la mobilità del futuro.

Francesca Ponzecchi

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