City Vision Napoli 2025

Smart South: territori capaci di trasformare

Lunedì 24 Marzo 2025

Gallerie d’italia, Via Toledo, 177, Napoli

Il secondo appuntamento del roadshow di City Vision ha fatto tappa a Napoli, “Smart South: territori capaci di trasformare” è un evento che ha esplorato le innovazioni sociali, urbane e tecnologiche che stanno plasmando il futuro delle città e dei territori del Sud Italia. Un’occasione in cui è stato possibile approfondire come le smart cities possano diventare modelli di sostenibilità, efficienza e inclusività, grazie all’adozione di tecnologie emergenti e soluzioni digitali.

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Rivivi in 1 minuto
la tappa del roadshow 2025 di Napoli

Il programma della giornata

Smart south: nuovi modelli d'innovazione per trasformare il territorio
10:30 - 12:00

Evento aperto al pubblico

Un confronto a più voci sui temi dell’ innovazione nel Sud Italia. Hanno preso parte all’evento il sindaco di Napoli e presidente Anci Gaetano Manfredi, a cui sono seguiti i contributi di sindaci e assessori. L’evento ha posto in evidenza progetti concreti realizzati da amministrazioni virtuose che stanno realmente migliorando la vita dei cittadini e delle imprese, promuovendo l’interazione tra enti pubblici, imprese e cittadinanza. L’evento pubblico è stato moderato dal giornalista Alessandro di Stefano.

Giovanna Bruno

Sindaca di Andria

Gerardo Josi Della Ragione

Sindaco di Bacoli (NA)

Maria Grazia Falciatore

Capo di Gabinetto del Comune di Napoli

Marialuisa Forte

Sindaca di Campobasso

Francesco Italia

Sindaco di Siracusa

Carmine Lasco

Assessore alla programmazione economica e finanziaria, sviluppo economico e affari generali del Comune di Caserta

Fabio Maisto

Head of Regional Affairs A2A

Clemente Mastella

Sindaco di Benevento

CASE DELLE TECNOLOGIE EMERGENTI: UN LABORATORIO D’INNOVAZIONE PER IL SUD
12:00 - 12:45

Evento aperto al pubblico

I rappresentanti delle Case delle Tecnologie Emergenti di Napoli, Matera, Campobasso, Taranto, Bari e Cagliari si sono confrontati sui modelli di trasformazione intelligente che stanno attuando per offrire uno spunto di riflessione partecipata su cosa significhi progettare il cambiamento, valorizzando il loro modello come strumento fondamentale per costruire un futuro più smart inclusivo e sostenibile. L’evento pubblico è stato moderato dal giornalista Alessandro di Stefano.

Gianluca Boanelli

Innovation&Future Communities Manager Tiscali, Verdeview - CTE Molise

Riccardo Castrignanò

Dirigente del Comune di Cagliari

Silvia Celani

Head of Innovation Open Fiber

Bibiana Chierchia

Assessore Politiche Sociali del Comune di Campobasso

Vincenzo D’Avino

UAS flight engineer, Distretto Tecnologico Aerospaziale - CTE Bari

Fernando Fabio Gala

Area programmazione, innovazione e comunicazione del Comune di Bari

Carmine Maffei

Chief Innovation Officer, Meditech Competence center - CTE Napoli

Giampiero Pepe

Responsabile Scientifico, Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera

Paolo Sabatino

CEO - Errepi Net

Rodolfo Sardone

Responsabile scientifico CTE Calliope Taranto

Silvia Siciliano

Responsabile dell’Unità Organizzativa Autonoma Ufficio Innovazione e Partenariati Comune di Napoli

Silvia Rita Sedita

Professoressa di Management - Università degli Studi di Padova

Marco Uras

Co-Founder & CEO WiData - CTE Cagliari

Networking lunch
13:00 - 14:00

Un momento di incontro per ampliare la rete di contatti, scambiare idee e scoprire nuove soluzioni innovative.

Tavolo di lavoro con open debate “La città interconnessa”
14:00 - 16:30

Evento riservato su invito

L’iconico formato del tavolo di lavoro di City Vision ha messo a sistema le esperienze di 25 tra esperti, decisori pubblici e innovatori, moderati dal giornalista Alessandro Di Stefano, per tracciare percorsi concreti di adozione delle nuove tecnologie nei contesti urbani e amministrativi.
Un tavolo che apre prospettive sulle tecnologie emergenti del 5G, dell’Internet delle Cose e dell’Intelligenza Artificiale, senza però dimenticare il primato umanistico dell’innovazione delle smart cities fatta di buoni amministratori, cooperazione tra enti, progetti innovativi, sinergie pubblico-privato e buone pratiche.
Il formato open debate ha favorito anche il confronto e il dibattito con un selezionato pubblico di uditori qualificati.