Mobilità urbana, il futuro viaggia in funivia
Articolo pubblicato mercoledì 25 Novembre 2020

Dalle piste da sci alle metropoli del mondo. Dalle montagne innevate dell’Alto Adige alle periferie di Città del Messico, Ankara, Medellin, Tolosa. Per Leitner, colosso mondiale degli impianti a fune, il futuro assomiglia sempre più al panorama urbano. Non solo per diversificare gli investimenti nell’ottica di un business più sicuro ma anche per una spiccata sensibilità che ha a che fare con la sostenibilità ambientale, il gruppo altoatesino guidato da Anton Seeber che nel 2019 per la prima volta nella sua storia ha superato il miliardo di euro di fatturato è ormai un partner fisso per quel che riguarda il futuro della mobilità urbana. Sono numerose infatti le sue opere che stanno ridisegnando in chiave green le città di domani.

Meno traffico, risparmio per i cittadini e benefici per l’ambiente

L’idea di fondo è semplice: integrare il sistema di trasporto urbano delle metropoli con delle vere e proprie funivie che vanno a collegare le periferie estreme ai terminal di bus, metro o ferrovie di superficie. Molteplici i vantaggi: lunghe distanze percorse in tempi rapidi, decongestione del traffico, risparmi per i cittadini e benefici per l’ambiente con molto meno inquinamento per via della diminuzione delle auto in circolazione. La soluzione della funivia urbana di Leitner in certi casi sta poi svolgendo addirittura un ruolo sociale. È questo il caso di Città del Messico. Tra le città più difficili e complesse al mondo che, una volta terminata la seconda tratta del Cablebùs (la prima è già in funzione da alcune stagioni), potrà conoscere una maggiore sicurezza proprio per via dei nuovi flussi di passeggeri generati dalla funivia (si parla di 50mila passeggeri al giorno).

Il Cablebùs, la funivia Leitner a Città del Messico

A certificarlo il sindaco della capitale messicana, Claudia Sheinbaum: «Il Cablebús non è solo un importante progetto di mobilità, ma anche un progetto dalla forte valenza sociale – commenta il primo cittadino -, creando un’opportunità di spostamento rapido e conveniente per le persone che vivono in questo quartiere. In questo modo portiamo questo mezzo di trasporto sostenibile ed affidabile proprio nei luoghi dove attualmente esistono le infrastrutture meno funzionanti».

E così l’innovazione tecnologica, una volta tanto, riesce a tenere assieme i benefici per i cittadini con quelli per l’ambiente in cui viviamo. Un combo incoraggiante visto che i primi fino ad ora erano decisamente più considerati dei secondi.

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