Montpellier, il piano per rendere gratuiti tutti i mezzi pubblici cittadini
Articolo pubblicato mercoledì 09 Agosto 2023

Un biglietto costa 1,60 euro e un abbonamento annuale 540. Ma da dicembre 2023 la città francese di Montpellier avvierà una rivoluzione per il trasporto pubblico locale: tutti i mezzi saranno gratuiti. Non si tratta del primo caso in Europa, dove diversi comuni stanno sperimentando da anni misure analoghe. D’altra parte è un’iniziativa che coinvolge una realtà urbana da mezzo milione di persone, tra cui moltissimi studenti iscritti alle università cittadine. L’obiettivo è ovviamente quello di invogliare sempre più persone a ridurre gli spostamenti in auto, aiutando così la comunità a tagliare le emissioni di CO2 e a migliorare la sicurezza e la vivibilità nei quartieri. Mezzi pubblici gratuiti per i cittadini comporteranno una spesa (o investimento) da parte dell’amministrazione che conta di stanziare 30 milioni di euro all’anno per rendere sostenibile il tutto.

Secondo i dati, appena il 3% dei residenti di Montpellier usa la bicicletta per i propri spostamenti quotidiani – percentuale in linea con molte città italiane. Incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici e delle due ruote costituisce per molti sindaci una sfida fondamentale, oltre che un impegno politico. Il piano per rendere gratuiti i mezzi pubblici rientra nella cosiddetta stratégie mobilités 2025 di Montpellier e potrebbe trasformare questa realtà del sud della Francia in uno dei laboratori più interessanti per la mobilità del futuro. Come anticipato, il caso non è isolato: nell’estate 2022 in Germania il governo aveva adottato una misura temporanea, introducendo gli abbonamenti ad appena 49 euro al mese per treni regionali e mezzi pubblici, ottenendo un grande riscontro da parte delle persone; a Tallinn, capitale dell’Estonia, i mezzi pubblici sono gratuiti dal 2013; guardando al Lussemburgo, è stato il primo Paese a regalare i mezzi pubblici per cittadini e residenti nel 2020.

City Vision affronterà anche questo tema così interessante per le città intelligenti in occasione degli Stati generali delle città intelligenti l’11 ottobre a Padova (qui la pagina per iscriversi). E lo faremo portando anche gli esempi che stanno facendo scuola a livello nazionale e internazionale. Bologna, città che abbiamo più volte raccontato nel roadshow 2023, è da poco diventata città 30, la prima di queste dimensioni in Italia. Al netto delle criticità, l’obiettivo di queste misure non è ovviamente fare guerra alle auto, ma proporre un nuovo modello di città, in linea con canoni che si stanno affermando in tutto il mondo. Parigi, ad esempio, è diventata città 30 sulla spinta della sua prima cittadina Anne Hidalgo. Iniziative come quella di Montpellier che regalano i mezzi pubblici a chiunque non possono ovviamente essere prese alla leggera: occorre tenere in conto i costi, importanti. Ma se viene intesa come investimento, allora le amministrazioni potranno investire sul futuro, contando su una cittadinanza più consapevole e disposta a cambiare abitudini.

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