L’Italia insegue gli altri Paesi sull’intelligenza artificiale. Questo è un dato di fatto. Come è possibile recuperare terreno? Senz’altro occorre investire in startup, ma anche saper attrarre grandi player per costruire sui territori stabilimenti hi tech. A Novara è stato da poco annunciato un importante progetto che vede Silicon Box, società di Singapore, impegnata a investire 3,2 miliardi euro per costruire in Piemonte una fabbrica di produzione di chiplet.
Il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, ha commentato così l’ufficialità: «Da 10 mesi a questa parte abbiamo lavorato per costruire un dossier di candidatura che ha consentito di portare in città questo insediamento che di fatto dà inizio ad un cambio di paradigma sullo sviluppo futuro della città di Novara e del nord est del Piemonte con la nascita di un hub della scienza e della tecnologia e di un distretto dell’innovazione per il quale la nuova produzione per i semiconduttori sarà centrale».
Nello sviluppo dell’intelligenza artificiale i chip sono fondamentali, perché garantiscono la capacità di calcolo. La questione AI sarà centrale ai prossimi Stati Generali delle città intelligenti, in programma a Padova il 21 e 22 ottobre: la tecnologia può fare la differenza anche per la gestione quotidiana delle attività degli amministratori pubblici, anche se nel caso specifico siamo in una fase embrionale dell’applicazione dell’AI.
Una volta a regime, lo stabilimento di Novara di Silicon Box darà lavoro a 1600 dipendenti ai quali si aggiungeranno quelli dell’indotto. L’impianto sarà realizzato rispettando i principi net zero europei. Al momento l’investimento è ancora soggetto all’approvazione della Commissione Europea. In questa maniera i territori e le città riescono a creare ricchezza e sviluppo. L’industria dei chip vedrà poi un altro importante polo al sud Italia: STMicroelectronics costruirà a Catania un nuovo stabilimento con un investimento da 5 miliardi di euro.