Nasce a Padova «UniZEB», la casa-laboratorio per gli edifici del futuro
Articolo pubblicato venerdì 09 Luglio 2021

Per costruire una città intelligente non bastano i mattoni: servono progettazione, finanziamenti e tanta sperimentazione. Un buon esempio è il primo Living Lab sugli Zero Energy Buildings (ZEB) dell’Università degli Studi di Padova: il progetto, inaugurato venerdì 2 luglio, è di UniZEB. Un edificio all’avanguardia, sostenibile e tecnologico, in cui aziende e ricercatori potranno sperimentare le proprio soluzioni per innovare il settore dell’edilizia. E non sarà solo un centro di sperimentazioni: fungerà da casa vera e propria, in cui i membri del team possono monitorare le prestazioni vivendoci dentro.

Il progetto UniZEB

Il prototipo è progettato per diventare un laboratorio permanente di soluzioni tecnologiche nel settore edile, che ruoteranno dopo un periodo di monitoraggio di diversi parametri in funzione delle necessità delle aziende collaboratrici. Saranno testati, ad esempio, la regolazione e il controllo della pompa di calore e della sonda geotermica, il comfort degli ambienti interni, la valutazione dell’autoconsumo rispetto alla contemporaneità dei carichi elettrici, la performance dell’involucro edilizio, l’impatto della raccolta e depurazione delle acque piovane. Per questo, quasi tutti i sistemi tecnologici sono prefabbricati e facilmente removibili.

credits: UniZEB

Il progetto è nato nel 2015 su iniziativa di alcuni studenti dell’Università degli Studi di Padova. Oggi il team promotore è formato da trenta studenti e studentesse, provenienti da diversi ambiti: da ingegneria a psicologia, passando per economia e comunicazione. UniZEB attualmente vede l’adesione di 4 dipartimenti universitari, molte partnership e patrocini, ma soprattutto coinvolge oltre trenta aziende che hanno scelto di sostenerlo e che hanno la possibilità di testare i propri prodotti in condizioni di esercizio reali.

«La cosa bella e interessante del progetto UniZEB è che sia nato a partire dalle idee degli studenti e che si sia poi via via sviluppato arricchendosi di sfaccettature e potenzialità – afferma il professor Michele De Carli, responsabile scientifico del progetto e docente al Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’università patavina –. Questa è la forza del progetto, il motivo che mi spinge a credere fortemente nella realizzazione di questo edificio-laboratorio. A livello tecnico sono contento del lavoro svolto: UniZEB può darci molto anche per quanto riguarda la ricerca, perché è un progetto innovativo, aspetto che lo rende molto interessante anche per le aziende. UniZEB vale molto, siamo pronti a farci conoscere».

«UniZEB è un modo per esprimere se stessi, mettersi in gioco, scoprirsi e uscire dalla comfort zone per migliorarsi – affermano gli studenti del team – sfruttando i momenti di difficoltà come occasioni per crescere e perfezionarsi». L’abitazione dell’edificio ZEB, con una superficie di 80 metri quadri, è pensata per una famiglia tipo formata da due genitori e un figlio. Gli spazi sono organizzati di conseguenza nelle tre aree principali: zona giorno, che comprende soggiorno e cucina, zona di servizio, con locale tecnico, data-room, e bagno, e zona notte, con una camera matrimoniale e una camera singola. Queste tre zone ruotano attorno a un patio, fulcro della convivialità all’aperto.

Domenico Lanzilotta

Articoli correlati

Accessibility for Future 2025: innovazione inclusiva per le città del domani

Dal 18 al 20 settembre 2025, Udine Esposizioni ospiterà Accessibility for Future, l’evento internazionale dedicato all’accessibilità come leva […]

persona-con-viore-e-monitor

Le Case delle Tecnologie Emergenti a City Vision Torino

Le città intelligenti sono quelle realtà che fanno dell’innovazione e della tecnologia degli strumenti attraverso […]

Le Case delle Tecnologie Emergenti. Un modello di trasformazione intelligente per il Sud

Le città di domani si costruiscono oggi, grazie alla tecnologia e all’innovazione. Le Case delle […]

Le CTE di City Vision Milano 2025: città, salute e benessere

Dal 2019, Le Case delle Tecnologie Emergenti (CTE) finanziate dal Ministero delle Imprese e del […]

Sostenibilità al centro delle città: l’edizione 2024 degli Stati generali delle città intelligenti e il nostro impegno

Con la crescente necessità di ripensare i modelli di sviluppo urbano con un occhio alla […]

Capannori è il primo comune italiano con certificazione Zero Waste

Capannori, comune in provincia di Lucca, è diventato un case study da quando nel 2007 […]

Copenhagen, così la città premia il turismo più responsabile. Come funziona il progetto CopenPay

Un bonus su pasti e ingressi nei musei. Anzi, un premio. A Copenhagen da alcune […]

Olimpiadi a Parigi: quale sarà l’eredità dei Giochi per la città intelligente

Le Olimpiadi e le Paralimpiadi a Parigi rappresentano importanti eventi sportivi destinati a cambiare il […]

Novara città dei chip? Da Silicon Box 3,2 miliardi di investimento per un nuovo stabilimento

L’Italia insegue gli altri Paesi sull’intelligenza artificiale. Questo è un dato di fatto. Come è […]

L’AI sul Lago di Garda, così Sirmione accoglie i turisti e monitora i flussi

Con oltre 1.3 milioni di presenze nel 2023 e più di 15mila accessi all’infopoint cittadino, […]

Un progetto di

Logo 	Blum

In collaborazione con

Logo 	A2A

Partner

Logo 	Cell Nex Logo 	Movyon Logo 	Open Fiber

Con la partecipazione di

Logo 	CTE

Community Partner

Logo 	ANFOV Logo 	Assintel Logo 	Data Valley Logo 	Entopan Logo 	Europia Logo 	Fare impresa Logo 	Indig Logo 	Innovation Hub South Europe Logo 	Innovup Logo 	Living Future Logo 	Milano Smart City Alliance Logo 	Nastartup Logo 	Pa Social Logo 	Rete dei Comuni Sostenibili Logo 	SeSeiSindaco Logo 	Smart Communities Tech

Con il patrocinio di

Logo 	ANCI

PHP Code Snippets Powered By : XYZScripts.com